sabato 24 ottobre 2015

Via Gramsci: una rotatoria estremamente pericolosa.

E’ passato ormai più di un mese dall’inaugurazione della  nuova rotatoria di via Gramsci ma mi accingo solo oggi a scrivere alcune mie considerazioni al riguardo; non perché non avessi avuto da subito la netta sensazione che qualcosa non andasse, ma perché al fine di evitare che quelle sensazioni fossero il frutto di un qualsivoglia pregiudizio, ho voluto constatare nel tempo e con il suo quotidiano utilizzo se effettivamente i miei dubbi fossero dovuti ad una mia eventuale predisposizione negativa o veramente si trattava di qualcosa di più concreto.
Non voglio in alcun modo rivolgere critiche, ne agli amministratori ne a coloro che l’hanno progettata, di sicuro lo avranno fatto con le migliori intenzioni; di certo però sta il fatto che effettivamente qualcosa non funziona. Sono costretto a passare per quella rotatoria diverse volte al giorno per via del mio lavoro e non vi nascondo che ogni volta che mi accingo ad entrarvi sono attraversato da una sorta di patema come se potesse succedere qualcosa. Sono da sempre un sostenitore delle rotatorie, grazie al loro posizionamento in punti ed incroci nevralgici si sono aumentati gli standard di sicurezza e dato fluidità ad un traffico che spesso intasava la nostra cittadina per via dei numerosi semafori una volta presenti. Purtroppo non posso dire la stessa cosa della rotatoria in questione. Tralasciando aspetti tecnici sulla larghezza della carreggiata, sulla quale non voglio addentrarmi ne aprire una inutile discussione, mi preme sottolineare l’estrema pericolosità del passaggio pedonale che attraversa da parte a parte la rotatoria. La logica della rotonda vuole che il flusso del traffico venga incanalato correttamente all’interno di un percorso viario e una volta incanalato possa scorrere agevolmente senza creare ulteriori ingorghi ne potenziali pericoli. Qualcuno mi sa dire per favore quale logica vuole che una volta entrati in una rotonda uno poi debba essere costretto a fermarsi dopo solo dieci metri perché ci sono pedoni in attraversamento o peggio ciclisti della domenica che non hanno ancora capito che sulle strisce zebrate bianche si deve attraversare con la bicicletta portata a mano? Che senso ha un attraversamento pedonale che taglia in due una rotatoria di non più di quaranta metri quando a monte e a valle, a destra e sinistra vi sono passaggi pedonali notevolmente più sicuri?
Tutto questo sarà forse una mia masturbazione mentale? Non lo so, ma in attesa di poterlo scoprire vorrei esortare gli amministratori fidentini a valutare la possibilità di chiudere quell’attraversamento pedonale a mio avviso estremamente pericoloso, prima che qualcuno si faccia male sul serio.

Tonino Ditaranto