giovedì 31 maggio 2012

Pranzo di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto


Artisti Lucani: ALBINO PIERRO (Tursi, 19 novembre 1916 – Roma, 23 marzo 1995)


Morire al canto dei grilli
Rivedo il torrente asciutto del mio paese
con  quelle pietre così bianche e così grandi
con quelle colline così scarne
più del dolore odiato dagli uomini,
e quelle canne una qua una là
sotto i ponti diruti
sorpresi dalla luna che sbucava da un crepaccio,
cuore della terra divenuta cadavere.

Oh, morire al canto dei  grilli in una sera d’estate
Impercettibile filo di luna
fra le colline azzurre del mio paese.


Nun ni dice a nisciune
Non dirlo a nessuno
Nun ni dice a nisciune,
manche all'aire,
ca mi vò tante bbéne:
tu ancore nun le sàpese
'a nvìrie ca c'è nd'u munne.
Si proprie nun t' 'a fìrese di réje
quanne stève 'untène,
fè com'i pacce sàpie:
parle sùue
e chiène chiène.

Pò' quanne ti n'addònese ch'è notte,
trasiccè all'ammucciùne nda na chièsie
e cuntannìlle a tutte quante i sante
i pinzére ca nàscene da u chiante.
Non dirlo a nessuno,
nemmeno all'aria,
che mi vuoi tanto bene:
tu ancora non sai
l'invidia che c'è nel mondo.
Se proprio non ti fidi di reggere
quando sto lontano,
fa come il pazzo mite:
parla da sola
e piano piano.
Poi quando te ne accorgi che è notte,
entra di nascosto in una chiesa
e racconta a tutti quanti i santi
i pensieri che nascono dal pianto

Congeliamo il debito pubblico a Parma-Appello di liberacittadinanza


APPELLO - Congeliamo il debito pubblico a Parma


Appello alla nuova Amministrazione, ai cittadini: Congeliamo il debito pubblico contratto a Parma dal sistema Comune-partecipate.


APPELLO
Il debito pubblico, che sembra aggirarsi attorno ai 600/ 700 milioni di Euro, non è purtroppo il nostro passato: esso riguarda il presente ed il futuro di ognuno di noi.
Per i prossimi tre anni il Piano di programmazione economica, approntato recentemente dal Commissario straordinario Ciclosi, punta a reperire risorse dai cittadini attraverso l'innalzamento delle tasse (aliquote IMU e IRPEF al massimo consentito), l'aumento delle tariffe dei servizi, delle rette, attraverso tagli e cancellazioni di politiche di sostegno dei ceti deboli.
Il debito complessivo del Comune di Parma, diviso per il numero degli abitanti, si traduce in un indebitamento pro capite, che oscilla tra i 2.200-3.000 euro.
Ad esso si deve aggiungere l'esborso di oneri di indennizzo per la mancata realizzazione di diverse opere:

Il debito contratto, peraltro, non è ancora precisamente quantificabile, poiché, come scrive la Corte dei Conti, il 31.1.2011, a seguito dell'esame della relazione di bilancio di previsione, è stata rilevata una lunga serie di irregolarità contabili, contrastanti col principio di una sana gestione finanziaria: la precedente Amministrazione ha derogato all'obbligo di rappresentare in modo veritiero e corretto la sua situazione patrimoniale e finanziaria.
Se il commissario Ciclosi aveva l'obbligo, per il suo ruolo tecnico, dettato da condizioni di straordinaria emergenza, di “mettere in sicurezza il bilancio comunale”, la nuova Amministrazione comunale è chiamata invece a compiere scelte politiche precise a sostegno dei cittadini.
E' necessario pertanto che la nuova Amministrazione avvii, da subito, un processo conoscitivo analitico, trasparente, che preveda una partecipazione diretta dei cittadini e un controllo pubblico indipendente, volto ad accertare:
  • quale è l'ammontare del debito, come è composto, chi lo detiene  e quale ne sia l'origine e lo sviluppo;
  • a chi compete la responsabilità delle scelte che lo hanno costituito, quale parte di debito è stata contratta in modo illegittimo, in violazione o aggiramento delle norme di legge, alimentando sprechi e ruberie, elargendo privilegi e regalie alle fasce privilegiate;
  • chi sono, in questo caso, i soggetti che ne hanno tratto un improprio vantaggio, a scapito della collettività ed in quale misura possa essere quantificato questo vantaggio.
E' necessario che la nuova Amministrazione comunale compia l'unico gesto politico di reale inversione di rotta: congeli, seppure temporaneamente, il pagamento del debito, in attesa che vengano acclarate le responsabilità, in ordine alla sua formazione.
Questo significherebbe riconoscere che i cittadini non possono e non devono essere chiamati a farsi carico di un debito, che è stato contratto a loro insaputa, in contrasto col preminente interesse pubblico, generando per altro vantaggi a favore di soggetti terzi.
Si richiede tuttavia che il congelamento del debito riguardi solo i grandi creditori, con cui avviare le opportune trattative, e non certo i fornitori e le imprese, che devono essere risarciti per le prestazioni finora fornite.
La Commissione di audit per l'indagine sul debito pubblico, che si è insediata ufficialmente il 20 aprile u.s. nel corso di un'assemblea cittadina, e che riunisce professionisti e cittadini di comprovata indipendenza e competenza professionale, in quanto espressione della volontà di esercitare un reale controllo democratico, dichiara la sua disponibilità a collaborare con le istituzioni, mettendo a disposizione gli esiti del lavoro di inchiesta condotto in difesa dell'interesse comune.

Invitiamo tutti i cittadini a sottoscrivere il presente appello e a sostenerlo ovunque, nei luoghi di lavoro, ricreativi, associativi, affinché si costituisca un vasto movimento unitario capace di condizionare le scelte politiche, sociali e finanziarie e di partecipare alla definizione di piattaforme condivise in materia di spesa e di destinazione delle risorse pubbliche.
Commissione Audit: Alberto Mambriani, Arrigo Allegri, Cristina Quintavalla, Emilio Ceci, Enrico Calzolari, Fabrizio Tonelli, Giorgio Pagliari, Marco Adorni, Maria Pia Ranza, Marianna Cavalli, Massimo Guffanti, Paolo Scarpa, Riccardo Tonioli, Roberta Bianchi, Sabrina Michelotti.


Primi firmatari:
Andrea Bui, Fulvio Frati, Karin Munck, Maria Ricciardi, Paolo Migone, Pietro Paolo Piro, Roberta Roberti, Susanna Borghini.
Hanno aderito:
Liberacittadinanza, Parma Bene Comune, Ass. Italia-Cuba, Rifondazione Comunista, Ambulatorio Ospedale Vecchio, Ass. Perchè NO, Coordinamento Niente Voragini, Casa Cantoniera Autogestita, Ass.Verdi di Parma, Rete Ambiente Parma, Ass. Dalla Parte del Torto

FIRMIAMO… FIRMIAMO… FIRMIAMO


Sottoscrivi la petizione

lunedì 21 maggio 2012

Voto di protesta? No, quello di Parma è un voto ragionato


Solitamente davanti a risultati cosi eclatanti come quello odierno di Parma, che ha visto prevalere il candidato del movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti, al quale va il nostro più sincero augurio di buon lavoro, siamo abituati a pensare subito al classico voto di protesta.
Questa volta non siamo d’accordo, se ciò era ipotizzabile al primo turno, di fronte ad una astensione di oltre il 35% e al grande successo del movimento attestatosi sul 19%, il risultato odierno assume tutt’altro significato per diverse ragioni.

Federico Pizzarotti m.5S nuovo sindaco di Parma

Federico Pizzarotti, del movimento 5 stelle è il nuovo sindaco di Parma, Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia da tutti riconosciuto come uomo legato ai poteri forti della confindustria parmense esce stracciato dal volere popolare e con lui stracciati escono tutti coloro che con fare reverenziale lo avevano appoggiato.

sabato 19 maggio 2012

LURIDI BASTARDI, PEZZI DI MERDA

LURIDI BASTARDI, PEZZI DI MERDA
Come altro posso definirvi,
 se non luridi bastardi,
 pezzi di merda,
voi che con sprezzo di qualunque sentimento umano,
 insensibili allo stesso pensiero delle vostre madri,
dei vostri padri,
dei vostri figli,
avete oggi ucciso con inumana infamia e vergogna
 il seme dell’innocenza, Melissa.
 Voi che state ora a gioire delle ferite
 che si leccano altri innocenti,
voi che nulla siete
se non sterco di porci,
 a voi auguro dal profondo del cuore
che possiate marcire lentamente
nel vostro stesso letame
 e le vostre carni essere divorate dai vermi

mercoledì 16 maggio 2012

Quando le logiche è le ipocrisie sovrastano la buona politica


Il proprio orticello è sempre il più bello, si fa di tutto per curarlo al meglio e chi se ne frega se gli orti comuni se ne vanno in malora, l’importante che il proprio dia i frutti sperati.
E’ quello che passa per la testa dei tanti politici e dei partiti del panorama italiano.
La coerenza, i valori in cui si crede, gli ideali se ne vanno sempre più a farsi benedire e anche in questi giorni di ballottaggi anche le possibili alleanze seguono le logiche dei partiti e il bene dei propri orticelli piuttosto che portare avanti con coerenza le proprie idee.
A Parma, dove al ballottaggio va un grillino contrapposto ad un uomo del PD, naturalmente da più parti della vecchia maggioranza di centro destra ci si auspica una vittoria del movimento 5 stelle, piuttosto che veder salire la scalinata dei portici del grano gli antichi rivali di centro sinistra. Questo, anche se non espressamente dichiarato, non passa di certo inosservato, tant’è che da più parti nel centro sinistra ci si accanisce in una campagna elettorale ad evidenziare il fatto che il grillino sarebbe appoggiato dagli uomini di destra. Sembra strano però il fatto che nell’ambito del centro sinistra i più accaniti nel portare avanti questa ipotesi, siano gli uomini di SEL, che non va dimenticato il fatto che pur avendo ottenuto in prima battuta un risultato davvero scadente, meno dell’1% e con il primo piazzamento al 5° posto nella classifica delle preferenze, porteranno comunque a casa un assessore, che a quanto è dato sapere (vox populi) dovrebbe essere il vice sindaco di Colorno Mirko Reggiani.
La stessa logica che vede SEL impegnata a dimostrare la destrosità  del movimento 5 stelle a Parma, non vale però a Comacchio, provincia di Ferrara, dove, sempre secondo indiscrezioni ricevute, sarebbe stata la stessa dirigenza regionale di SEL a dare il via libera per l’appoggio, se pur con molta discrezione, al candidato grillino che gareggia contro un uomo del PD. Va ricordato che a Comacchio SEL correva da sola in una coalizione che vedeva Rifondazione Comunista e IDV attestandosi sul 9% mentre il PD correva con una propria lista appoggiata da un movimento civico.
Domanda, ma i grillini sono di destra o di sinistra? A parma a quanto pare sono di destra, a Comacchio di sinistra, l’unica certezza è che se vince Bernazzoli a Parma SEL porta a casa un assessore, se vincono i grillini a Comacchio portano a casa un consigliere, caso contrario non portano a casa un bel nulla sia che perda Bernazzoli a Parma sia che perdano i grillini a Comacchio.
L’orticello è stato piantato, non resta che augurare a quelli di SEL una buona raccolta.

lunedì 14 maggio 2012

Il discorso della Monti-agna In quel tempo, alla vista delle folle imbestialite, convenute da tutta l’Italia, il Governatore Mario risalì sul Monte Citorio. E tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza, che tutti e tutto sanava. Dopo che si fu assiso sul suo comodo scranno, gli si accostarono i discepoli, Giuliomaria, Gianpaolo, Piero, Corrado, Francesco, Lorenzo, Renato, Enzo, Andrea, Filippo, Staffan, Vittorio ed altri; un poco più discosto, umilmente, si accomodarono le pie donne, Elsa, Anna Maria, Paola ed altre ancora. Levati allora gli occhi su questi suoi discepoli, egli diceva: “Beati i poveri nella scarsella, perché su di essi si abbatterà la scure di Equitalia . Beati gli afflitti, perché saranno oberati da una caterva di tasse. Beati i miti, perché non erediteranno che balzelli. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché rimarranno loro secche le fauci e vuoto lo stomaco e non saranno mai saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno chi non li perdonerà mai. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio, molto presto, nell’Aldilà. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio ed andranno in “missione di pace” per tutto il mondo. Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi sono le celle delle carceri. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia; allora sarete chiamati ad occupare uno scranno in Parlamento. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa; nei Cieli , non quivi, poiché il mio Regno è di questo mondo.” Ed ancora Mario disse: Beati voi che ora piangete, perché continuerete a spandere gran copia di lagrime, insieme ad Elsa. Beati voi quando gli uomini di Equitalia vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa delle cartelle delle tasse. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande; ma nei Cieli, non qui ed ora. Allo stesso modo infatti facevano con i vostri padri e con i vostri nonni. Ma beati voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione, a josa. Beati voi, che ora siete sazi, e che non avrete mai fame e sete. Beati voi che ora ridete, perché continuerete a farlo, a crepapelle, mai sarete afflitti né, tantomeno piangerete. Beati voi, quando tutti gli uomini sciocchi diranno bene di voi e vi eleggeranno ancora, come vostri rappresentanti, in Parlamento.” Quando poi Mario ebbe finito questo discorso, le folle stupivano della sua faccia tosta, perché egli le ammaestrava come un gregge di pecoroni, ma non come un buon pastore. Disceso poi Mario dal Monte, grandi folle lo inseguivano, armate di bastoni nodosi, ed egli si rifugiò allora nel Palazzo. Liberamente ispirato ai Vangeli di Matteo, 5, 1-12 e di Luca, 6, 17-26 ed aggiornato ai tempi odierni da Franco Bifani

venerdì 11 maggio 2012

VOCELIBERA, ovvero SENZA PADRONI


Vocelibera, ovvero senza padroni
Qualcuno non lo ha preso per nulla bene il fatto che voceliberafidenza ha apertamente dichiarato che si augura la sconfitta di Bernazzoli al ballottaggio per la carica di sindaco a Parma, nulla di più normale in una società dove ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, la cosa che invece fa riflettere è il fatto che il dissentire da ciò che possono pensare gli altri porta all’inasprimento di rapporti personali che invece dovrebbero prescindere dalle nostre convinzioni politiche.
Il fatto di essere di sinistra non deve per forza essere una condizione per accettare ad ogni costo che le cose vadano in un certo modo anche quando si è fortemente convinti che chi dovrebbe rappresentare i valori e gli ideali della sinistra in effetti tutt’altro rappresenta che quegli ideali e quei valori.
Ci si può turare il naso mille volte e fare buon viso a cattivo gioco in tante occasioni ma c’è sempre un limite a tutto, questa volta non solo mi sarei turato il naso ma avrei dovuto anche chiudere gli occhi e far finta di non vedere.
Sono di sinistra ma sono anche un uomo libero, non ho accettato ieri padroni ne voglio cominciare ad averli oggi, per questo, potrà anche non piacere a qualcuno ma VOCELIBERAFIDENZA continuerà a dire quello che pensa in modo completamente immune da censure o condizionamenti di sorta.
Tonino Ditaranto

Appello del comitato 11 Giugno.Sala Baganza

Alle associazioni
Loro sedi

Cari amici
L’11 giugno 2011, il territorio di Sala Baganza, Collecchio e Fornovo è stato inondato da una bomba  violentissima di acqua e fango che ha procurato la morte di un nostro concittadino, feriti e milioni di euro di danni. Ad oggi ancora nulla è stato fatto, siamo l’unico territorio alluvionato che non ha avuto da parte del governo la dichiarazione di stato di calamità naturale, che avrebbe permesso lo stanziamento di fondi statali e regionali per la messa in sicurezza del territorio e il ristoro parziale dei danni dei privati cittadini.
Vittime di incuria e  malgoverno del territorio, oltre che della incapacità politica a salvaguardare il bene comune della collettività, dopo un anno dall’evento calamitoso vogliamo fare delle iniziative che mantengano viva la tragica memoria di quei giorni.
Lanciamo l’appello a tutte le associazioni ambientaliste, i comitati civici che si battono per la sicurezza e la tutela del territorio, alle persone sensibili, di partecipare alle manifestazioni  che abbiamo indetto nel pomeriggio dell’11 giugno 2012 a Sala Baganza.
Fare rete, per riportare al centro del dibattito, la partecipazione attiva e democratica dei cittadini, le scelte politiche amministrative che vanno ad incidere sul presente ma principalmente sul nostro futuro.


Il coordinatore
Nicola Luberto

Per contatti
Mail: comitatosala@gmail.com
Cellulare: 366 1869945

LA DIRIGENZA DI SEL PARMA FACESSE IL MEA CULPA PRIMA DI DARE LEZIONI DI POLITICA AD ALTRI

LA DIRIGENZA DI SEL PARMA FACESSE IL MEA CULPA PRIMA DI DARE LEZIONI DI POLITICA AD ALTRI
Stupiscono le dichiarazioni apparse oggi sulla gazzetta di Parma e su alcuni quotidiano on line della città circa il presunto appoggio della destra al ballottaggio per il candidato del movimento 5 Stelle.
Dubito  che quel comunicato sia il frutto di organismi preposti di SEL ne il pensiero degli iscritti dal momento che ad oggi ne l’assemblea federale ne assemblea degli iscritti si è espressa in merito, quanto piuttosto il delirio di alcuni dirigenti che visti i risultati delle primarie prima e delle elezioni poi, hanno chiaramente sbagliato qualunque valutazione politica.
A conti fatti SEL in città conta meno dell’1%, assai meno di Rifondazione Comunista e degli stessi Comunisti Italiani, forze quest’ultime a cui SEL pretendeva di sostituirsi nel trainare una sinistra alternativa e capace di rilanciare un progetto di politica diversa nel panorama del centro sinistra italiano.
Lo straordinario risultato del movimento 5 stelle a Parma e più in generale nel nord Italia, va inserito in questo contesto. Esiste una crisi di valori che investe tutta la società italiana a partire dalle sue istituzioni, la partitocrazia tradizionale ha fallito, travolta dagli scandali e dalle corruzioni che non risparmiano nessuno, il progetto di Vendola, che pur in un primo momento aveva dato segnali significativi che una rinascita di una politica che partisse dai bisogni e dal basso fosse possibile, è miseramente naufragato nell’oceano di personaggi che in SEL avevano visto un approdo per le proprie ambizioni personali e di potere, lo stesso Vendola, appare sempre più schiavo e prigioniero di dirigenti nazionali attenti più al perseguire accordi sottobanco con il PD e con i suoi uomini più influenti piuttosto che seguire l’indicazione venuta da Firenze di non fare alcun accordo nei meandri del palazzo.
Parma non è da meno, le prime avvisaglie si ebbero lo scorso anno durante le amministrative di Salso, con il tentativo di costringere i salsesi ad accettare l’accordo a tutti i costi con il PD, fino al boicottaggio programmato della lista e la candidata sindaco di SEL e Rifondazione comunista, l’imposizione di una linea elettorale che mise SEL sulla difensiva e nessun aiuto sostanziale per la campagna elettorale, la stessa coordinatrice provinciale disertò gli incontri programmati con Grazia Francescato ed Elettra Deiana della presidenza nazionale, salvo correre subito dopo l’apparentamento a sostenere la Ceriati a fianco di Garbi e Bernazzoli proprio nella giornata in cui tutta SEL doveva essere impegnata nella grande manifestazione contro il nucleare a Caorso.
Le stesse primarie di gennaio scorso proseguirono secondo la stessa logica, tant’è che da parte di SEL non vi fu alcun tentativo di costruire insieme con altre forze della sinistra e dei movimenti una vera alternativa a Bernazzoli, puntando su La Pietra ancor prima che gli stessi iscritti si fossero espressi al riguardo.
La reverenzialità nei confronti di Bernazzoli e del PD alle elezioni è storia odierna, basterebbe solo ricordare il fatto che un uomo di Bernazzoli non trovando posto nella lista del PD è stato ospitato nella lista di SEL risultando addirittura il più votato della lista.
Se ci fossero stati dei dubbi a questo punto ritengo siano stati tutti fugati.
I cittadini, in tanti hanno preferito le 5 stelle e in tanti non si sono recati alle urne perché stanchi di un andazzo che li vede esclusi e sottomessi a logiche spartitorie trasversali che mentre da un lato portano tanti benefici ai soliti arrivisti, dall’altro nulla fanno per affrontare i problemi del lavoro, dell’ambiente, della società reale che giorno dopo giorno sprofonda sempre più nel baratro.
Pizzarotti e il movimento 5 stelle sicuramente non saranno la soluzione dei problemi di Parma, ma sconfiggere Bernazzoli vuol dire fare finalmente piazza pulita del marciume che investe sia la politica di destra che quella di sinistra.

giovedì 10 maggio 2012

Perchè io da sempre di sinistra mi auguro che a Parma vinca Pizzarotti


Sembrerebbe un paradosso, io da sempre di sinistra, comunista convinto, antipopulista a cui non piace lo sbraitare dei cani che abbaiano alla luna per il semplice gusto di abbaiare, oggi mi auguro vivamente che al ballottaggio di Parma vinca proprio il rappresentante di quel movimento dei grillini che che per tutta una serie di ragioni non ha e mai, mantenendo gli attuali presupposti programmatici, potrebbe avere le mie simpatie.
Eppure nonostante tutto mi auguro che a Parma vincano.
Le ragioni sono semplicissime.
Ritengono che non si possano fare delle frittate senza rompere le uova. Le prime uova ad essere rotte per una frittata veramente gustosa sono state quelle del centro destra, ma non bastano, occorrerebbe aggiungerne delle altre, ecco quindi che vengono buone quelle del centro sinistra a cominciare da quel Bernazzoli,” padrone” incontrastato del PD parmigiano, uomo dell’unione industriale, fautore delle cattive politiche in materia di ambiente in tutta la provincia, colui che senza alcuna logica, se non quella di assicurare milioni di euro, ad una cordata di faccendieri dei rifiuti, si è inventato il forno inceneritore di Ugozzolo e su quella strada intende proseguire lasciando sul campo morti e feriti.
A quelle di Bernazzoli aggiungiamoci pure quelle di cavalieri serventi di una sciocca sinistra reverenziale, attenta solo a non infastidire il “padrone” con la speranza di potersi appropinquare come cuccioli ubbidienti al limitare del banchetto per  raccogliere le briciole del lauto gozzovigliare del nuovo reggente del ducato di Parma.
Parma, dopo lo scandalo che l’ha travolta, di una classe politica corrotta, spendacciona, disattenta ai problemi di una città che si misura ogni giorno con problematiche nuove che non conosceva, la mancanza di lavoro, la crisi delle piccole e medie aziende, il rapporto con una comunità di forestieri sempre più numerosa, ha bisogno di respirare aria pulita, per questo è necessario completare il lavoro e togliersi di dosso l’irrespirabile puzza che l’attuale classe politica in maniera trasversale ha riversato sulla città.
Federico Pizzarotti, che non conosco, potrà anche non essere il dirigente politico che ci aspettiamo o che possa risolvere i problemi della città, ma di una cosa possiamo essere certo, odora di bucato, non sarà tanto, ma sarebbe il primo passo per scrollarsi di dosso le scorie e far crescere una nuova classe dirigente.
Tonino Ditaranto

mercoledì 9 maggio 2012

Dal GCR di Parma riceviamo e pubblichiamo

Gentile voceliberafidenza@libero.it
Ieri durante le elezioni per il sindaco di Parma abbiamo assistito ad un evento eccezionale.

Il rappresentante del Movimento 5 Stelle, Federico Pizzarotti, che ha tra i suoi punti fermi il no al forno inceneritore, è al ballottaggio: potrebbe diventare il nuovo sindaco di Parma.
Grazie a tutti coloro che l’hanno reso possibile.
C’è ancora speranza per il nostro futuro.
Il 20 maggio si tornerà alle urne.
Dovremo scegliere tra un sindaco da sempre a favore del forno ed uno da sempre contrario.
Noi non ci siamo mai arresi e questo ci dimostra che avevamo ragione.
Parma c’è.
Parma ora può scegliere davvero!
Grazie
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
per un futuro senza fumo
*

I Papocchi di SEL PARMA

Al danno la beffa, SEL Parma insieme con il movimento dei Verdi e del gruppo dei Mille ospita nella propria lista un uomo del PD già consigliere comunale del comune di Pegognaga (MN) senza fare le opportune verifiche prima della presentzione della lista e adesso che risulta essere il più votato e quindi l'eletto in caso di vittoria di Bernazzoli, si affida a cavilli legali e comunicati.
A quanto pare però il sig. Scrivano, il quale lui stesso si definisce indipendente del PD e che vede in Bersani  il suo leader di riferimento, dichiara di non essere per nulla intenzionato a cedere il posto e che la legge gli consente di potersi dimettere da consigliere comunale di Pegognaga dopo la proclamazione dell'elezione.

Dalla Gazzetta di Parma

Parma che Cambia: "Scrivano è ineleggibile. Simone Rossi potrebbe entrare in Consiglio"

Doppio colpo di scena nella lista di Vendola. Il candidato che ha preso più preferenze è Maurizio Scrivano, che si definisce un indipendente del Pd. Stando ai numeri, sarebbe l’unico possibile eletto. Ma c’è un’altra sorpresa: Scrivano è già consigliere comunale a Pegognaga, paese di settemila anime alle porte di Mantova. E secondo il testo unico degli enti locali nessuno può candidarsi in un ruolo (consigliere comunale, provinciale o di circoscrizione) che già ricopre da un’altra parte. Se fosse dichiarato ineleggibile (ma lui dice che può dimettersi anche dopo l'elezione come consigliere comunale in un'altro Comune) dovrebbe così cedere il passo al secondo classificato nelle preferenze, cioè Simone Rossi. In ogni caso, Maurizio Scrivano resta la rivelazione di «Parma che cambia». Nella lista che riunisce Sel, Verdi e iMille è il più votato. Ma non fa parte di nessuna di questa tre formazioni. (dalla Gazzetta di Parma in edicola oggi)
PARMA CHE CAMBIA ANNUNCIA: "SCRIVANO INELEGGIBILE". ROSSI POTREBBE ENTRARE IN CONSIGLIO. La lista Parma che Cambia ha reso noto che Scrivano in effetti non è eleggibile e, se Vincenzo Bernazzoli dovesse diventare sindaco, Simone Rossi entrerebbe in Consiglio. Ecco il comunicato: «In merito all’ineleggibilità del consigliere comunale Maurizio Scrivano, primo classificato nella lista Parma Che Cambia, abbiamo proceduto ad approfondite verifiche legali ed in effetti questi risulta ineleggibile non essendosi dimesso dalla carica di consigliere comunale che attualmente ricopre nel comune di Pegognaga prima della presentazione delle candidature.
Essendo Scrivano ineleggibile, nel caso di vittoria di Vincenzo Bernazzoli al ballottaggio, il consigliere comunale che rappresenterà la nostra lista sarà Simone Rossi, che costituirà il gruppo consiliare “Parma che Cambia” in rappresentanza dei tre movimenti fondatori della lista, ovvero Sinistra ecologia e libertà, Federazione dei Verdi e Comitato civico iMille».

martedì 8 maggio 2012

HA VINTO L’ANTIPOLITICA? NO, HA PERSO LA CATTIVA POLITICA

HA VINTO L’ANTIPOLITICA? NO, HA PERSO LA CATTIVA POLITICA
Voto atipico quello di domenica scorsa, ma non del tutto inaspettato. Le premesse alla vigilia c’erano tutte per far presagire un si tale risultato. La politica, quella dei partiti tradizionali lo andiamo dicendo da diverso tempo ha portato l’Italia sull’orlo del fallimento e insieme ad essa le famiglie italiane che ormai non reggono più il peso della crisi e in tanti si abbandonano alla rassegnazione quando non si arriva a gesti di disperazione più estremi.
Al fallimento della politica si aggiunge l’abdigazione dei poteri da parte dei partiti a favore di un governo cosiddetto di tecnici chiamato per risollevare le sorti del Paese ma che fino ad oggi altro non ha fatto che aumentare il peso del prelievo fiscale e un ulteriore calo della qualità dei servizi.
Chi si meraviglia oggi dell’avanzata in tutta Italia dei movimenti cosiddetti civici e del Movimento 5 Stelle in particolare, o è cieco dalla nascita o fa finta di non vedere, anche quelli che si aggrappano alla sventilata tenuta del fronte del centro sinistra di fatti dimostra di non saper fare bene i conti.
E’ cresciuto notevolmente l’astensionismo, il partito dei non votanti si conferma alla grande primo partito italiano, il centro destra, PDL e Lega esce completamente ridimensionato, mentre il centro sinistra pur mantenendo sostanzialmente in termini di percentuali perde oltre un milione di voti in termini assoluti.

domenica 6 maggio 2012

PROGETTO DIDATTICO LEGALITA'



Uccisi da uno stato assassino e dalla nostra indifferenza

Uccisi da uno stato assassino e dalla nostra indifferenza
Il premier Monti facendo riferimento alle persone che negli ultimi tempi hanno deciso di togliersi la vita a causa delle notevoli difficoltà economiche in cui versavano loro e le loro famiglie, ha avuto la spudorataggine e anche la maleducazione di richiamarsi al numero enormemente più grande di suicidi avvenuti in Grecia, come se fosse il numero a contare e non la disperazione che può spingere anche solamente una singola persona ad un gesto di tale disperazione.
Questo il senso di quanto i cittadini contino oggi per lo Stato italiano. Numeri, soltanto numeri che devono produrre altri numeri (le tasse) e se poi uno di quei numeri non c’è più perché non ce l’ha fatta, tanto di guadagnato, un numero da depennare e comunque un numero che non era produttivo ma solo un parassita di questa società.
Uomini e donne che non vengono considerati tali, persone da continuare a spremere fino all’inverosimile, persone senza un’anima considerati ancor meno di macchine la cui dignità è senza valore dei quali bisogna evitare anche di parlarne.
Numeri che levitano e che assumono ormai l’entità di una strage. Questa si una vera strage di Stato.
In una delle sue parabole Gesù ci parla della pecorella smarrita, di come tornato alla casa del proprio padre il fratello che era andato via viene accolto con grandi festeggiamenti e si macella il vitello grasso per festeggiarne il ritorno.
Il Padre che è contento del proprio figlio, che lo ama e anche nelle più grandi avversità lo protegge e fa sentire in ogni modo il suo amore e la sua protezione.
Lo Stato è la famiglia di tutti, almeno cosi dovrebbe essere, ogni suo componente dovrebbe avvertire il suo amore e la sua protezione e se diversi componenti di questa famiglia si smarriscono al punto di arrivare ad estremi gesti di disperazione allora vuol dire che il padre di questa famiglia, ma con esso tutti gli altri componenti hanno fallito e non hanno aperto la porta al fratello che bussava.
Ora potremmo discutere all’infinito di ciò che sta accadendo in Italia, ma qualunque discussione non potrà riportare in vita le tante persone che hanno preferito rinunciare alla vita piuttosto che rinunciare alla propria dignità.
Di queste morti i veri colpevoli sono lo Stato in primo luogo e poi ognuno di noi, Lo Stato che stritola i suoi cittadini fino a spingerli alla disperazione, ognuno di noi che quella disperazione la lasciamo nella più totale indifferenza e solitudine, incapaci ormai di cogliere anche dai più piccoli gesti quotidiani i drammi che vive la persona della porta accanto.
Un popolo che permette ciò dovrebbe provare almeno vergogna, cosi non è. Siamo tutti pronti ad entusiasmarci per l’isola dei famosi, per lo scudetto alla iuve o al milan, ci emozioniamo per le imprese dei nostri soldati in Afganistan, passiamo interminabili ore davanti a trasmissioni di gossip, mentre lasciamo nell’indifferenza chi oggi muore di fame.

sabato 5 maggio 2012

Lettera aperta a tutti gli uomini del mio partito (SEL) di Fulvia Bandoli

Lettera aperta a tutti gli uomini del mio partito ( SEL)
Se ne parla tanto sulla Rete, lo leggiamo sui giornali e la tv ce ne da notizia, anche se nei mezzi di informazione spesso l’uccisione di una donna da parte del suo compagno viene presentata come il gesto disperato di un uomo abbandonato, un dramma della gelosia. Promuoviamo iniziative come l’ultima dei giovani e delle giovani di Tilt molto apprezzabile e repentina. Altre e altri sono in questi giorni alle prese con l’ennesima raccolta di firme contro la violenza sulle donne e il femminicidio , sono già 130.000, ed io penso che tra poco assisteremo ad un'altra Manifestazione di moltissime donne e anche di diversi uomini. E sarà solo l’ultima di una lunga serie che da decenni si svolgono nel nostro paese su questo tema. Alcune Associazioni hanno scritto al Presidente della Repubblica. Ma sull’efficacia di queste pratiche nutro dubbi seri, perché una firma non si nega a nessuno su un dramma tanto forte, salvo poi tornare il giorno dopo sui giornali e nelle tv a ripetere le stesse parole, quelle parole che non raccontano nulla del perché una donna che liberamente sceglie di mettere fine ad una storia d’amore debba pagare prezzi altissimi e tante, troppe volte, con la sua vita, quelle parole che tacciono soprattutto sul perché tanti , troppi uomini ,decidano di uccidere una donna che con la sua scelta fa un gesto di liberta’.

mercoledì 2 maggio 2012

AIUTIAMO IL MANIFESTO


CERA UNA VOLTA IL PRIMO MAGGIO


IL PRIMO MAGGIO

era il nostro impegno per il lavoro, per la dignità del lavoro, un lavoro che soddisfacesse la persona e che lo rendesse libero, il lavoro al servizio del bene comune.
Oggi il lavoro ha preso altri significati, ha perso la sua natura di "nobilitizzazione" della persona e sempre più si avvicina allo schiavismo, strumento di ricatto di avidi avvoltoi che vorrebbero gli uomini più simili alle bestie. Ora anche il lavoro quasi non c'è più, ma rimane il PRIMO MAGGIO, quello di Napolitano, di Bersani, di Fassino, di Monti, quello del governo dei tecnici che assumono altri tecnici per inventarsi i tagli alla spesa ma che intanto spendono per dar loro l'incarico, resta il PRIMO MAGGIO dei tanti che si avvicendano in trasmissioni televisive e sui palchi per parlarci ancora di questa festa a cui loro stessi per prima non credono e si riempiono la bocca di belle parole, parlano di lotta e di solidarietà per i tanti che non ce l'hanno fatta e si son tolti la vita, peccato solo che quelle parole resteranno su quei palchi e quegli studi televisivi dove sono state pronunciate, perché tanto la maggior parte di loro dimenticherà quello che loro stesso hanno detto davanti alla cena serale e ad un buon bicchiere di vino ricacciando nell'indifferenza coloro che ancora oggi muoiono del lavoro che c'è e di quello che viene a mancare.
Io stasera non ho fame, magari mi rifaccio domani ma per adesso voglio rimanere con l'amaro in bocca dalle stronzate che ho sentito oggi in TV.