domenica 28 giugno 2009

voceliberafidenza: buon compleanno fra antonio

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buon compleanno fra antonio


oggi fra antonio triggiante compie 63 anni, a lui vanno i nostri migliori auguri

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RICOMINCIAMO DA TRE VIRGOLA.....

Venerdì 3 luglio: "Ricominciamo da tre". Seminario nazionale di Sinistra e Libertà. Il seminario è aperto alla partecipazione di tutt* e si svolgerà dalle ore 10.30 alle 17.30 presso l'Hotel Quirinale, in via Nazionale 7 (Roma). I lavori del seminario sono da considerare preparatori alla prima assemblea nazionale di Sinistra e Libertà che si è deciso di tenere in settembre. Per partecipare, manda un'email a iniziative@sxmail.it


Qui di seguito la lettera di convocazione del seminario:


Alle candidate e ai Candidati alle elezioni Europee,
Ai sottoscrittori della lista di Sinistra e Libertà,
Ai consiglieri regionali, provinciali e dei comuni capoluogo,
Alle segreterie politiche dei movimenti e dei partiti di Sinistra e Libertà.

Care, cari,
avvertiamo l'esigenza di compiere una attenta analisi del voto europeo ed amministrativo appena svolto e di aprire una comune ed utile riflessione sulla prospettiva politica che ora si apre. Sin dal primo momento è risultata a noi evidente la potenzialità di un esito che, pur tenendoci al di sotto del quorum previsto dalla nuova legge, ha messo tuttavia in risalto l'esistenza di uno spazio politico reale, insieme alla domanda che avvertiamo forte di non disperdere ora quest'esperienza ma di dare ad essa una base politica ed organizzativa per le sfide che abbiamo dinanzi. E' una discussione impegnativa, quella che ora ci attende, che non può rinchiudersi dentro ristretti gruppi dirigenti. Per questo riteniamo che il modo più produttivo sia quello di compierla insieme a quanti - candidati, testimoni, eletti nelle amministrazioni locali - sono stati con il loro impegno protagonisti diretti della nostra campagna elettorale. Proponiamo a questa platea rappresentativa di riunirsi per un'intera giornata venerdì 3 luglio, dalle ore 10 alle ore 18 a Roma, presso l'Hotel Quirinale di via Nazionale n. 7, per compiere un esame del voto, riflettere sulle prospettive della nostra esperienza, indicare alcuni primi obiettivi di lavoro. Ricominciamo dal Tre, questo il titolo emblematico dell'appuntamento. Sarà quella anche l'occasione per fornire un contributo di merito alle numerose realtà territoriali che in questi giorni ci sollecitano nel proseguire un'esperienza che ha visto dovunque la partecipazione di donne e di uomini che guardano con ragionevole speranza alla costruzione di Sinistra e Libertà.
Per questo siamo fiduciosi che ognuno di voi voglia accogliere questo nostro invito e considerarlo come l'inizio, dopo il voto, di un comune cammino.
Nei prossimi giorni vi faremo avere un documento che sarà alla base della nostra discussione del 3 luglio.

Un caro saluto,
Claudio Fava
Grazia Francescato
Umberto Guidoni
Riccardo Nencini
Nichi Vendola.

Roma, lunedì 22 giugno 2009.
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Ultime news


LA SFIDA DEI GIOVANI DEL PD

SFIDA FRANCESCHINI-BERSANI, MA LINGOTTO CERCA TERZA VIA
TORINO - L'hanno chiamata la Woodstock democratica, il ritorno sul "luogo del delitto" dove due anni fa, stesso mese stesso giorno, Walter Veltroni aveva tenuto il suo discorso di candidatura alla segreteria del Pd. Al Lingotto di Torino i 'piombini', quasi tutti tra i 30 e i 40 anni, hanno chiamato oggi a raccolta quelli che vorrebbero "il Pd che finora abbiamo solo immaginato", per usare le parole di uno dei loro coordinatori, Giuseppe Civati, 34 anni, consigliere regionale in Lombardia. I 'piombini' cercano la 'terza via', diversa da Franceschini e Bersani, in prima fila ad ascoltarli per tutta la mattinata, e corteggiano Chiamparino - anche lui al Lingotto - che però non vuole abdicare da sindaco "perché - spiega - rispettare il mandato conferito dai cittadini è un imperativo amministrativo, politico ed etico".

I due principali candidati alla segreteria sono accolti con freddezza, si alza qualche fischio quando i fotografi fanno capannello davanti al palco per immortalarli. Ma provano a rilanciare: "La nuova generazione è già in campo - dice Bersani - non è da inventare, ma da riconoscere, facendo in modo che sia pienamente protagonista. Ma il partito deve darsi una struttura, non può essere la simulazione di una società perfetta. E chi vuole un partito liquido ha perso la fiducia che si possa cambiare la società". La battaglia pre-congressuale è già cominciata, "ma non é una resa dei conti, né una guerra tra bande - dice Franceschini alla platea - il confronto è democrazia. Non capisco, quindi, chi è impaurito, e tra questi ci sono anche dirigenti del partito, dal dovere scegliere da che parte stare. Il Pd, comunque, non è più in discussione: ci saranno vittorie e sconfitte, ma non si torna indietro". Il segretario annuncia: "Farò la mia squadra prima di sapere se verrò rieletto. E sarà composta da sindaci, coordinatori di circoli, parlamentari radicati nel territorio, senza riferimenti a nomi dati da qualcuno che conta". E la terza via? Chiamparino vorrebbe esserlo, ma è sindaco di Torino fino al 2011 ed esclude il doppio incarico: "Penso alla candidatura? Passo le mie giornate a pensare, tra i miei pensieri c'é anche questo, lo devo alle tante persone che mi hanno chiesto di scendere in campo". Per adesso i 'piombini' restano alla finestra: dall'assise al Lingotto non è uscito alcun documento, "é stato l'inizio di un'assemblea aperta ed il lancio della giornata del tesseramento, l'11 luglio. Franceschini e Bersani, almeno per ora, non ci hanno convinto, vediamo se verrà fuori un'alternativa. Quello che vogliamo è un partito orizzontale, non correntizio, un luogo pulito e ben illuminato, dove non si parli più, finalmente, di Ds e Margherita, di dalemiani, veltroniani, bindiani eccetera". Debora Serracchiani, la segretaria del Pd di Udine che alle Europee in Friuli ha preso più voti di Berlusconi, non crede al leader: "Non abbiamo bisogno - dice - di un capo figura salvifica, ma di una squadra, di un patto generazionale che aiuti a traghettare la nuova classe dirigente verso le leve di comando in vista del governo del Paese".
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sabato 27 giugno 2009

RIPARTIRE DAI BISOGNI DELLA GENTE

Buona domenica Fidenza,
una settimana è quasi passata dalla elezione del nuovo sindaco Mario Cantini al quale vanno tutte le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.
Una settimana in cui non sono mancate polemiche e discussioni spesso accese per cercare di trovare delle motivazioni politiche valide che giustifichino la vittoria del centrodestra alle comunali di Fidenza, alle provinciali ricordiamo che il centrosinistra con Bernazzoli ha fatto il pieno di voti anche nella nostra cittadina.
Vogliamo provare anche noi di voceliberafidenza a dire la nostra.
Alle elezioni si è arrivati dopo un travagliato inverno che ha visto i partiti del centrosinistra e in particolare il PD impegnati in una difficilissima trattativa per la scelta del candidato sindaco.
Da una parte Giuseppe Cerri che puntava alla riconferma del mandato dall'altra il suo vice Paolo Antonini che forte del consenso di larga parte del PD locale aspirava alla carica di sindaco che già gli era sfuggita sempre per ordini altolocati cinque anni fa.
Non entriamo nel merito di come si sono svolte le varie fasi che poi hanno portato alla scelta di Enrico Montanari per ricompattare il PD e l'intera coalizione anche perchè ampiamente dibattuto dalla stampa locale durante i mesi passati, ma sul fatto che una coalizione che ad una settimana dalla presentazione delle liste non solo non aveva ancora il candidato sindaco ma neanche aveva avuto la possibilità di discutere ed approvare un programma condiviso che potesse portare Enrico Montanari alla vittoria finale, anzi va dato atto che proprio la sua candidatura ha impedito che la disfatta avesse dei numeri ancora più drammatici.
Con questa premessa non riusciamo davvero a capire come possa aver pensato il centro sinistra di poter affrontare e vincere le elezioni a Fidenza.
In una intervista sulla gazzetta di oggi il Dr Luigi Toscani, già presidente del consiglio, additava le colpe della disfatta al fatto che durante la campagna elettorale non si è riusciti a dare voce alle tante cose buone fatte dalla passata amministrazione, in parte siamo daccordo con lui, Fidenza è una cittadina in cui la qualità della vita, i servizi sociali, hanno un livello abbastanza accettabile se non buono, ma questo non basta, vi sono problemi che una amministrazione si deve porre e che sono altrettanto importanti al pari di quelli citati.
Quale è stato il rapporto trà l'amministrazione uscente e il problema del lavoro? quali risposte sono state date alla pressante richiesta da parte della cittadinanza e delle forze produttive al problema dell'integrazione, della sicurezza sul lavoro, delle continue ed inesorabili infiltrazioni di carattere mafioso nel tessuto urbano ed economico della nostra cittadina?
Siamo sicuri che coloro che hanno dato fiducia a partiti come la lega non siano magari lavoratori, operai, o artigiani e giovani che ieri votavano a sinistra e che oggi che si sentono minacciati nei programmi della sinistra non hanno trovato alcuna risposta alle loro giuste paure?
Fidenza è si una cittadina dove tanti servizi funzionano, ma è anche la cittadina dove il precariato ha avuto un notevole incremento negli ultimi tempi, specie in aziende di tipo cooperativo che invece per la loro natura sociale dovrebbero combattere certe forme di ricatto previste dal lavoro precario, è anche la cittadina in cui ogni giorno decine di giovani extracomunitari provenienti dalle provincie limitrofe sbarcano dai furgoni dei "caporali" nei tanti cantieri edili, a costi orari talmente bassi da costituire una vera e propria minaccia per gli artigiani locali che invece non possono essere assolutamente competitivi. Il lavoro è un diritto per tutti, e lo è anche il giusto guadagno e quando questo viene messo in discussione con forme di concorrenza sleale e spietate una pubblica amministrazione ha il dovere di intervenire, ma questo non ci risulta sia stato fatto.
L'ex sindaco Cerri ancora oggi non ha spiegato alla cittadinanza i motivi che lo hanno spinto alle dimissioni del marzo scorso, il PD non ha spiegato quali contrasti abbiano spinto il sindaco e il suo vice su strade contrapposte.
Questa non è ne la cultura ne il modo di fare della sinistra e quando ciò avviene è perchè si è perso i contatti con il proprio elettorato e con la gente, ma quello che più è grave che si è perso anche il fiuto di saper leggere i fenomeni sociali e intervenire per dare risposte concrete.
Ci aspettano cinque anni di opposizione, abbiamo tutto il tempo per scaricare qualche tossina e riprendere la nostra vecchia abitudine di ascoltare la gente, è arrivato il momento di ritornare a farlo.